I Monumenti
La cattedrale
L’edificio attuale, ricostruito alla fine del XII secolo, sostituì l’antica cattedrale di Santa Maria del Vescovato, eretta sull’area di un primitivo tempio cristiano dedicato al martire Primiano.
La grandiosa facciata romanica, preceduta da un cinquecentesco portico, racchiude il prezioso mosaico di Solsterno (1207) e una teoria di rosoni opera di marmorari romanici umbri della seconda metà del Xii Secolo. L’interno, frutto di una complessiva trasformazione seicentesca, ospita il ciclo ad affresco con Storie della Vergine di frà Filippo Lippi (1467-1469) e quello della cappella Eroli opera del pinturicchio. Oltre alle molte pale d’altare, si segnala la cappella delle Reliquie, quella della Santissima Icone, al cui interno è la piccola tavola che la tradizione vuole donata dal Federico Barbarossa alla città in segno di Pacificazione, e la rara Croce dipinta di Alberto Sotio (1187).
La rocca Albornoziana
Venne edificata per volere di papa Innocenzo VI negli anni sessanta del XIV secolo allo scopo di rafforzare il sistema difensivo e di controllo sui vasti e riottosi domini della chiesa. La poderosa struttura, opera di Matteo Gattaponi, si incardina attorno ai due, si incardina attorno ai due maestosi cortili d’onore e delle armi e in un complesso sistema di torri angolari unite fra loro da alte mura difensive. I recenti lavori di restauro hanno anche consentito il recupero della cosiddetta “camera pinta”, una stanza adorna di un ciclo pittorico di soggetto cavalleresco e cortese tra i piu notevoli dell’Italia Centrale.
Il ponte delle Torri
Opera della fine del XIII secolo, venne costruito per condurre l’acqua del Monteluco alla città di Spoleto forse sul luogo di una precedente analoga struttura di età romana. Deve forse la sua denominazione perché vigilato alle estremità dalle torri delle due fortezze( rocca e Fortilizio dei Mulini) o all’aspetto turrito dei piloni.
In numero di nove, collegati da arcate ad ogiva e di differenti dimensioni, i due centrali sono vuoti e praticabili, forse a scopo difensivo.
La basilica di San Salvatore
(fine VII sec. - prima metà VIII sec.)
La basilica ha un impianto a tre navate.
Elemento caratterizzante dell’interno, che ha perduto quasi tutta la decorazione pittorica a stucco, è la ricca trabeazione con fregio dorico impostata sulle colonne doriche nella navata e corinzie nel presbiterio. Della ricchissima decorazione originaria della facciata, rimangono le cornici delle finestre e i tre portali lavorati con elaborati motivi classici eseguiti con suprema maestria.
Basilica candidata al sito seriale UNESCO - patrimonio mondiale dell’Umanità “ITALIA LONGOBARDORUM” CENTRI DI POTERE E DI CULTO (568-774 d.C.)
La chiesa di S. Pietro
Attendibili fonti storiche attestano che la chiesa venne eretta sul luogo di un più antico edificio del V secolo. La forma attuale risale alla fine del XII e gli inizi del XIII secolo, il periodo più florido dell’architettura romanica spoletina.
Lo testimonia la pregevole facciata, unica superstite ai rifacimenti successivi che, nel Seicento, si estesero anche all’interno. Nei sui rilievi, oltre a scene relative alla vita del santo, vengono illustrati con chiaro e conciso intento didascalico episodi ispirati dalla novellistica medievale (ad esempio: il leone e il boscaiolo, la volpe finta morta e i corvi, il lupo studente e il montone).